Con un minuscolo
brivido
cade il sortilegio
all’ombra del tempo.
Con un rumore
impudente
batte sulla ringhiera
degli anni
e sfregia il miraggio
delle previsioni
arrugginite.
Lasciandomi a boccheggiare
Dietro un vetro
Come un pesce nell’acquario
Finirà
La flemma vagabonda
Per raccattare
Il filo del racconto?
Raccoglierà
I granelli di collera,
il biasimo dei giorni,
il borbottio gocciolante
delle verità.
E dal silenzio
Dietro le tende
Guarderà
Il vento che spazza
La campagna polverosa
E vi cercherà la danza
Delle parole e dei loro
Mille riflessi
Che tengano accesa la vita.
Almeno fino a che
L’aria non si sarà
Fatta chiara e ferma.
Annamaria Di Michele