Il giorno verrà presto
(Abruzzo, 6 aprile 2009)
Un’altra volta la Madre
ha ucciso i suoi figli,
inghiottendo nella notte nera
urla di dolore
e pianti e disperazione e silenzi.
Anche angeli col vestito bianco,
quella notte di sapore acre,
polvere e buio,
corpi nudi fra macerie di vita.
Lunghe fila di bare
e vesti bianche,
colore che accompagna oltre la vita
angeli ancora senza ali.
Si perde tutto in venti secondi,
la notte inghiotte respiri e sonni,
solo il latrato si sentiva soffocato
e dalla stalla muggiti disperati
orfani di latte.
Ma in questa terra, i figli
come i padri
ed i padri dei padri
tornano sempre dopo ogni temporale
a coltivare grano
tenero come sorrisi di fanciullo.
La luna grazia ora
corpi fratelli della notte,
il giorno verrà presto
ad asciugare le ultime lacrime.
Pietro Catalano (Roma)