Sezione Per Troisi
Prima Classificata
Rita Muscardin
IL SEGRETO DI PULCINELLA E IL POSTINO DEI SOGNI
(in memoria di Massimo Troisi)
I
All’ombra della luna seduto sta Pulcinella
ad ascoltare il respiro del vento,
riposa su un cuscino di stelle
e il suo letto è il grembo del mare.
Non sorride più né disegna piroette,
stanco e a passo lento s’attarda
lungo strade lastricate di silenzi.
Qualche nota pizzicata sulle corde
di un vecchio mandolino fra una lacrima e un sorriso.
Pulcinella dei nostri giorni
non indossa più la maschera e stringe le spalle
in un riverbero di sogni.
Riposti gli abiti di scena,
è tanto tempo ormai che è calato il sipario
sull’ultimo spettacolo.
Ma ancora lo puoi sentire, in un bisbiglio di vento,
cantare una serenata sull’altra riva
dovesi posa l’ala del tramonto.
Fermati un poco e ascolta
ignaro lettore dei miei poveri versi,
il cuore di Napoli ti parla e la sua voce
accarezza l’anima:
è magia, è incanto, è il segreto di Pulcinella!
II
Adesso corri libero nel vento con la tua bicicletta di stelle
per consegnare lettere ai poeti dell’altrove
e non trema più la sera nel tuo fragile respiro.
Sul cavo delle mani ancora qualche lacrima
per quella vita che sfiorì
prima che il cielo disegnasse il tuo profilo
fra le pagine bianche dell’eterno.
Nell’isola il mormorio del mare è l’eco di una voce che ritorna
a cercare parole nel vento adesso che il tuo cuore
ha ricamato ali per volare oltre ogni orizzonte.
Dolce è l’approdo, ma ignoto a noi il viaggio
e abbiamo solo mani di pioggia e un grembo di neve
per accogliere l’assoluto.
Ma se breve come un sussurro è stata l’ora,
sospesa nell’azzurro di una triste felicità,
largo è il passo che conduce all’anima del cielo
ora che nel cuore ti risplende l’infinito.
Motivazione
Massimo Troisi, l’attore, il poeta, l’artista, parla al cuore del lettore e riappare “postino dei sogni” .
L’autrice rievoca le immagini della luna, delle stelle e del vento con i suoi “bisbigli” e i suoi “sospiri”, mentre in lontananza il tramonto sul mare conduce verso l’infinito e ci ricorda le nostre “mani di pioggia” , il nostro ”grembo di neve”, la nostra fragilità di fronte all’assoluto.
Delicate, sensibili, raffinate, le parole e le figure retoriche della poesia, che rivela l’anima e il cuore di chi “ ha ricamato ali per volare” , “ora che nel cuore risplende l’infinito”.